Il diritto societario
La riforma del diritto societario ha significato una migliore definizione della funzione sociale perseguita dalle imprese cooperative e dello scopo mutualistico dei soci. La novità principale consiste nella distinzione tra le cooperative “a mutualità prevalente” o “riconosciute” e le altre (“diverse”) facenti comunque parte del movimento cooperativo. In base a questa distinzione, lo specifico regime fiscale agevolativo sarà riservato alle sole cooperative “a mutualità prevalente”.
Definizione questa riconosciuta alle BCC, le quali devono prevedere l’operatività già stabilita dal Testo Unico Bancario e rispettare negli statuti le misure di distribuzione dei dividendi, le misure di remunerazione degli strumenti finanziari, il divieto di distribuzione delle riserve ai soci e gli obblighi di devoluzione in caso di scioglimento della società.
Lo statuto-tipo delle BCC promosso dalla Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo-Casse Rurali ed Artigiane, che costituisce ormai da lungo tempo un importante strumento di coesione della categoria, è stato adeguato al nuovo quadro normativo in raccordo con la Banca d’Italia.