La revisione cooperativa
Un altro fondamentale strumento di riaffermazione della propria identità, che la cooperazione di credito ha a disposizione da tempi piuttosto recenti, è il Decreto Legislativo n. 220/2002 sul riordino della vigilanza sugli enti cooperativi.
Esso stabilisce che le Banche di Credito Cooperativo sono assoggettate alla revisione cooperativa per quanto riguarda i rapporti mutualistici ed il funzionamento degli organi sociali, nel rispetto delle competenze della Banca d’Italia e delle diverse autorità vigilanti.
La revisione cooperativa ha due finalità fondamentali:
- accertare, anche attraverso la verifica della gestione amministrativa e contabile, la natura mutualistica, riscontrando l’effettività della base sociale, la partecipazione dei soci alla vita sociale e allo scambio mutualistico con l’ente, la qualità di tale partecipazione, l’assenza di scopi di lucro nei limiti della legislazione vigente e la legittimazione a fruire del peculiare regime fiscale e previdenziale;
- fornire agli organi di direzione e amministrazione degli enti suggerimenti e consigli per migliorare la gestione e il livello di democrazia interna, al fine di promuovere la reale partecipazione dei soci alla vita sociale.
Il Decreto Legislativo n. 220/2002 prevede anche che le attività di revisione cooperativa possano essere delegate all’associazione di categoria specializzata (Federcasse) e alle Federazioni territoriali (Federazioni locali) ad essa regolarmente associate.