Articolo 2 dello Statuto delle BCC-CR


“Nell'esercizio della sua attività, la Società si ispira (ai principi dell’insegnamento sociale cristiano e) ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l'educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. E’ altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci”.

Quella dell’articolo 2 dello Statuto del Credito Cooperativo è una storia lunga oltre 120 anni. È la storia della sua identità, della sua cultura d’impresa, della sua capacità di stare sul mercato. In una parola, è la storia della sua differenza.

Tant’è che la formulazione primaria di questo articolo è rimasta pressoché invariata nel tempo. Anzi, è andata via via arricchendosi di nuovi elementi. Esso attribuisce alle BCC la finalità di contribuire al miglioramento delle condizioni morali e materiali dei soci. Con due varianti a partire dal 1994: il miglioramento delle condizioni morali e culturali dei soci e delle comunità locali. Queste banche perseguono quindi lo sviluppo del territorio di cui fanno parte (“miglioramento”), in una accezione complessiva (il riferimento è alla qualità della vita) e più estesa della sola compagine sociale. Gli obiettivi economici, in sostanza, non sono mai stati esclusivi.

La missione si è estesa nel tempo: innanzitutto è stato specificato che le operazioni e i servizi di banca - attività di natura economica, dunque - sono strumentali al conseguimento dello sviluppo di natura sociale. Uno sviluppo che si realizza oggi e che guarda al futuro: i soci usufruiscono dei vantaggi economici e metaeconomici, piuttosto che dei dividendi, e vengono educati al risparmio e alla previdenza. È stata poi integrata con una componente “di sistema”: la promozione e lo sviluppo della cooperazione, quale strumento per svolgere ancora più efficacemente le attività al servizio dell’economia reale. Fino al 2005, quando la cooperazione è stata rafforzata dagli obiettivi di coesione sociale e di crescita responsabile e sostenibile del territorio.